La cantina Giorgio Cravero La cantina Giorgio Cravero

RADICI

Vi siete mai chiesti cosa cambiereste, se poteste tornare indietro? Non è solo un gioco mentale. È un modo per misurare quanto il passato abiti il nostro presente.

Ogni scelta non fatta, ogni persona persa o incontrata, ogni errore o deviazione: tutto ha contribuito a costruire il nostro io. Un io che cresce su radici fatte di esperienze, valori trasmessi, memoria viva.

In questo articolo ho provato a raccontare, con parole e immagini, cosa significa davvero avere radici. Non come nostalgia o peso, ma come fondamento invisibile da cui prende forma ogni passo che facciamo nel tempo.

Un tempo che non è solo fisica, ma storia, emozione, eredità. E che ci chiede, sempre, di ricordare da dove veniamo—per poter scegliere, ogni giorno, chi vogliamo diventare.

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Persone da conoscere Giorgio Cravero Persone da conoscere Giorgio Cravero

Julia Fullerton-Batten

C’è una fotografia che non si limita a mostrare, ma che costruisce mondi.

Una fotografia che non descrive, ma evoca e che, come un palcoscenico illuminato, invita chi guarda a diventare spettatore, testimone e complice. Julia Fullerton-Batten appartiene a questa rara categoria di autori: mette in scena visioni, ma quello che realmente mette in scena è l’inconscio collettivo, le pieghe della memoria, le tensioni invisibili tra ciò che è e ciò che avrebbe potuto essere. Le sue immagini non chiedono di essere spiegate. Chiedono di essere vissute.

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Arte e Fotografia Giorgio Cravero Arte e Fotografia Giorgio Cravero

Intagliare il legno, disegnare col gessetto sui muri per strada

Forse è proprio giusto definirle così, al plurale: memorie. Ogni ricordo è una riscrittura, un gesto fragile e involontariamente menzognero. Ma è proprio in questa imperfezione che si annida la scintilla creativa: un volto riaffiora con una chiarezza improvvisa, come per Boccadoro, e diventa legno, forma, visione. Così la memoria si trasfigura in arte. E la fotografia, come ci insegna Helen Levitt, si fa gesto salvifico: trattiene l’eco di ciò che era destinato a sparire, e lo restituisce al mondo come traccia viva.

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Anatomia di uno Still Life Giorgio Cravero Anatomia di uno Still Life Giorgio Cravero

TANQUERAY

Come si costruisce un Hero Shot davvero memorabile?

Non basta illuminare bene: serve pensare in modo chirurgico. In questo mini-tutorial ti porto dietro le quinte di uno scatto per Tanqueray, dove ogni dettaglio – dal punto di ripresa alle gocce sulla bottiglia – è stato progettato per trasformare un prodotto in immagine iconica. Uno still life non racconta solo cosa vendi, ma come lo fai percepire.

E questo fa tutta la differenza.

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MEMORIE

Cosa resta, davvero, della memoria?

Non il ricordo meccanico, ma la luce che filtrava in una stanza, la forma di un’ombra, l’eco di una voce. Memoria è il tempo che si incolla alla pelle, che resiste agli archivi e sfida la razionalità. In questo articolo ho provato a raccontare una memoria fatta di sabbia, di onde modellate a pennello, di una maschera gettata a terra come il volto di un’umanità che non sa più imparare. Un’immagine nata da una domanda: e se la memoria collettiva fosse l’unico modo per evitare di ripetere la storia?

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Tecnica Giorgio Cravero Tecnica Giorgio Cravero

Luci LED vs Flash p.2

Nella fotografia di beverage, come splash e liquidi in movimento, i flash dominano per la loro capacità di congelare istantaneamente ogni dettaglio, mentre i LED si integrano per effetti creativi e video. Al contrario, nella fotografia di gioielli e orologi, i LED offrono il vantaggio di controllare la luce in tempo reale, rendendo più agevole ottenere risultati precisi e consistenti.

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Tecnica Giorgio Cravero Tecnica Giorgio Cravero

Luci LED vs Flash p.1

Negli ultimi anni, l’illuminazione LED ha affiancato e in certi casi sostituito il flash nella fotografia Still Life. Entrambe le tecnologie presentano vantaggi specifici: i flash eccellono per potenza e capacità di congelare movimenti veloci, come negli splash di bevande, mentre i LED offrono controllo immediato della luce, ideale nella fotografia di gioielli e orologi.

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Arte e Fotografia Giorgio Cravero Arte e Fotografia Giorgio Cravero

I confini dell’immagine e la solitudine del soggetto.

Cosa accade quando un soggetto entra in un’immagine? Non viene semplicemente ritratto: viene recluso. Ogni fotografia è un confine, una soglia invalicabile tra chi guarda e chi è guardato, tra la realtà e la sua rappresentazione. Da Tina Modotti a Vasco Ascolini, questa riflessione si trasforma in una vertigine: la fotografia diventa carcere e miracolo, luogo d’esilio e di resurrezione. Perché forse, dentro uno scatto, si può anche respirare ancora.

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Anatomia di uno Still Life Giorgio Cravero Anatomia di uno Still Life Giorgio Cravero

UNIMATIC

Fotografare un orologio significa misurarsi con la precisione assoluta. Ogni riflesso, ogni dettaglio, ogni sfumatura di luce deve essere controllata con rigore, ma anche con sensibilità. In questo racconto di set, tecnica e intuizione si intrecciano per dare vita a un’immagine dove la materia diventa racconto e la luce diventa linguaggio. Con Unimatic, il design essenziale ha incontrato una composizione audace: una piramide arancione, un orologio in equilibrio precario e una regia della luce costruita al millimetro. Perché, nello Still Life di alto livello, niente è lasciato al caso.

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TENSIONI

Cosa succede quando una parola come “confine” incontra l’occhio di un fotografo? Diventa soglia, racconto, tensione. In questo viaggio tra filosofia, linguaggio e immagine, il confine si trasforma da limite fisico a strumento narrativo, da regola a ribellione. E dentro una goccia d’acqua — fluido insubordinato — si scopre un’idea di libertà che rompe gli argini del pensiero visivo. Perché anche nello Still Life, dove tutto è controllo, c’è spazio per l’imprevisto.

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