Pensieri e Strategie
Questo non è un blog sulla tecnica fotografica.
È un archivio di analisi e riflessioni sul business della fotografia di alto livello. Un luogo dove condivido apertamente il mio processo, i miei errori e il mio metodo per trasformare il talento creativo in un'impresa solida e profittevole.
Qui, ogni ragionamento nasce dalla trincea, non dalla cattedra.
I confini dell’immagine e la solitudine del soggetto.
Cosa accade quando un soggetto entra in un’immagine? Non viene semplicemente ritratto: viene recluso. Ogni fotografia è un confine, una soglia invalicabile tra chi guarda e chi è guardato, tra la realtà e la sua rappresentazione. Da Tina Modotti a Vasco Ascolini, questa riflessione si trasforma in una vertigine: la fotografia diventa carcere e miracolo, luogo d’esilio e di resurrezione. Perché forse, dentro uno scatto, si può anche respirare ancora.
UNIMATIC
Fotografare un orologio significa misurarsi con la precisione assoluta. Ogni riflesso, ogni dettaglio, ogni sfumatura di luce deve essere controllata con rigore, ma anche con sensibilità. In questo racconto di set, tecnica e intuizione si intrecciano per dare vita a un’immagine dove la materia diventa racconto e la luce diventa linguaggio. Con Unimatic, il design essenziale ha incontrato una composizione audace: una piramide arancione, un orologio in equilibrio precario e una regia della luce costruita al millimetro. Perché, nello Still Life di alto livello, niente è lasciato al caso.
TENSIONI
Cosa succede quando una parola come “confine” incontra l’occhio di un fotografo? Diventa soglia, racconto, tensione. In questo viaggio tra filosofia, linguaggio e immagine, il confine si trasforma da limite fisico a strumento narrativo, da regola a ribellione. E dentro una goccia d’acqua — fluido insubordinato — si scopre un’idea di libertà che rompe gli argini del pensiero visivo. Perché anche nello Still Life, dove tutto è controllo, c’è spazio per l’imprevisto.